Via Margutta

Mi piacerebbe, insieme a voi, scoprire le strade di Roma, con i suoi monumenti, le sue stradine e le sue tradizioni. Passeggiando nel centro storico di Roma, Rione Campo Marzio, ci si imbatte in una via piccola molto famosa, Via Margutta. Già il nome la rende affascinante (Gutta maris) questa è la provenienza del suo nome (Goccia di mare) nome che gli è stato dato poiché nel sottosuolo di questa via scorrono le acque provenienti dal Pincio. La via dell’arte, che è conosciuta da turisti stranieri ed italiani, lo è di meno dai romani. Entrando in Via Margutta, sembra di trovarsi in un piccolo borgo, glicine e storia sono le due caratteristiche dominanti. Continuando a passeggiare, chi ha memoria del passato, con tristezza si rende conto del degrado che questa strada ha subito negli anni, ricordiamo che fu il luogo di incontro di famosi artisti fra cui Renato Guttuso, Pablo Picasso ed altri grandi nomi che occupavano le varie botteghe d’arte, purtroppo ora quasi inesistenti, era un luogo dove ci si incontrava, si cenava insieme e si discuteva d’arte, spesso seduti fuori dalla porta, come si usava un tempo. Di tutto questo rimane il ricordo di Federico Fellini che ci abitava “Via Margutta unica e speciale” così la definiva, dello studio dove Pablo Picasso abitò per un certo tempo e passeggiare canticchiando “amore vedessi come è bello il cielo in via margutta questa sera” canzone di Luca Barbarossa. Pian piano si cerca di intervenire per il rilancio di questa storica via, oggi vorrebbe essere di nuovo al centro dell’attenzione con il premio margutta, artisticamente presente, con le numerose gallerie d’arte contemporanea, con le sue poche botteghe di artigiani ed essere accogliente con i suoi tanti hotel anche Luxury, vuole essere gourmet con i ristoranti tipici romani. Gianluca Morabito

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